I doni avvelenati del liberatore
indurito hanno il tuo cuore.
Sentieri putridi calpesti
e di sudiciume gronda ogni tuo poro.
Gli olezzi dai miasmi le tue pinna catturano
e le impudicizie gli occhi tuoi puntano.
I meati tuoi le infamie amplificano...
alle tue labbra biascicanti la menzogna.
Ma tu sei il nostro fratello migliore,
che presto non resterai il minore.
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